Dedicata a BerlusconiEgli e. Siccome immobile,con profondo so
Dedicata a BerlusconiEgli e.
Siccome immobile,con profondo sospirodi sollievo, egli restastupito a tanto spiro,cosi percossa attonitala terra al nunzio sta.
Dalle balere ai summit,dai cabaret al governo,procede come un fulmine,si sente un padrternotra l'uno e l'altro mare ,ivi compreso il Po.
E ripensa alle mobilicifre dei suoi bilanci,all'onda dei processi,al lampo degli agganci,ai concitati affarie al celere arricchir.
E' vera gloria?
Ai giudicil'arduo responso nuidiamo la colpa a Massimoche, ingenuo, vide in lui,nella bicamerale,il suo interlocutor.
Lui folgorante in soliovide il mio genio e insorsequando con vece alternasali, cadde e risorse,il suo giudizio criticonon per questo muto.
Vergin di servo encomio(il vero non e oltraggio)sorge or sdegnato a tantoarrogante coraggioe volge all'aere un canticoche assai presto morra.
Bella, immortal, beneficapatria ai rovesci avveza,soffri ancor questo e attristatiche piu superba altezzanei meandri dei codici giammai s'avventuro.
14 maggio 2001
Siccome immobile,con profondo sospirodi sollievo, egli restastupito a tanto spiro,cosi percossa attonitala terra al nunzio sta.
Dalle balere ai summit,dai cabaret al governo,procede come un fulmine,si sente un padrternotra l'uno e l'altro mare ,ivi compreso il Po.
E ripensa alle mobilicifre dei suoi bilanci,all'onda dei processi,al lampo degli agganci,ai concitati affarie al celere arricchir.
E' vera gloria?
Ai giudicil'arduo responso nuidiamo la colpa a Massimoche, ingenuo, vide in lui,nella bicamerale,il suo interlocutor.
Lui folgorante in soliovide il mio genio e insorsequando con vece alternasali, cadde e risorse,il suo giudizio criticonon per questo muto.
Vergin di servo encomio(il vero non e oltraggio)sorge or sdegnato a tantoarrogante coraggioe volge all'aere un canticoche assai presto morra.
Bella, immortal, beneficapatria ai rovesci avveza,soffri ancor questo e attristatiche piu superba altezzanei meandri dei codici giammai s'avventuro.
14 maggio 2001
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In un condominio.
Un tipo all'ultimo piano che torna a casa tutte le notti a notte fonda, ha il vizio, quando va a letto, di prendere le scarpe e lanciarle, una alla volta, dietro all'armadio.
Cosi tutti le notti, alle 2, bam! bam! e ogni volta l'inquilino che sta sotto di lui si sveglia.
Questa cosa va avanti per due settimane, dopodiche, stanco e altamente incazzato, l'inquilino sotto va da quello di sopra e gli dice Ascolta.
E' due settimane che tutte le notti mi sveglio ogni volta che lanci scarpe.
Ma non e possibile che non riesci ad appoggiarle come fanno tutti senza fare casino?
Non voglio piu sentire un rumore la notte.
Hai capito bene?
Scusa, scusa.
Non lo faro piu.
Ci staro attento.
E i due si lasciano.
La notte successiva, come sempre alle 2 torna l'inquilino di sopra, e soprapensiero prende una scarpa e la lancia.
Immediatamente si ricorda di quello di sotto e l'altra scarpa la appoggia delicatamente.
Dopo un'ora l'inquilino di sopra sente suonare alla porta.
Va ad aprire.
E' quello di sotto con gli occhi fuori dalla testa.
Allora?
E' un'ora che aspetto di addormentarmi.
Quando ti decidi a lanciare anche l'altra scarpa?
Quanti carabinieri ci vogliono per giocare a nascondino?
Uno.

